Km 0: progetto acqua sostenibile

Nonostante una diminuzione del 1,5% dei volumi venduti, nel 2008 l’Italia ha conquistato il triste trofeo del record mondiale del consumo procapite di acque minerali. Le 350 etichette di acque minerali (nazionali e non) che si trovano nei negozi, nei bar e nei ristoranti italiani rappresentano, infatti, il più ampio e competitivo mercato di acque minerali al mondo.

Lavorando con molti ristoranti e verificando il numero incredibile di bottiglie che ogni giorno vengono aperte (una media di un litro di acqua minerale a cliente, che nel caso delle bottiglie da 750 ml diventa due bottiglie a cliente), ci siamo imposti una seria riflessione su questo inutile spreco di risorse, su queste montagne di bottiglie da smaltire e soprattutto sulle dannose emissioni di CO2 che il trasporto su gomma delle acque minerali determina.

Le emissioni in aria dovute al trasporto su strada sono, infatti, tra le principali sorgenti delle emissioni di inquinanti atmosferici come gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio, i composti organici volatili non metanici, il particolato atmosferico e i gas serra. Ci piace che i nostri clienti rispettino la qualità e la stagionalità dei prodotti, che optino per scelte ecosostenibili e a scarso impatto ambientale. Per questo in ogni progetto promuoviamo scelte etiche non radicali ma intelligenti.

Sul tema dell’acqua siamo convinti che sia importante applicare un certo rigore. Il trasporto di milioni di bottiglie non biodegradabili è un’inutile forma di spreco, considerando che la maggior parte delle acque degli acquedotti italiani è di ottima qualità. Per questo a tutti i nostri clienti abbiamo proposto l’uso di una bottiglia di acqua distribuita dal comune di appartenenza, trattata naturalmente.

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