Strambalè: nuova apertura nel mondo dell’imprenditoria giovanile

Siamo sempre entusiasti di comunicare la nascita di una nuova attività nel mondo del food ma lo siamo ancor di più quando si tratta di un caso d’imprenditoria giovanile.

Stiamo parlando di Strambalè, il format inaugurato la scorsa settimana a Milano in via Panfilo Castaldi, 30, ad opera dei due fratelli Burioli. Romagnoli doc, Mattia e Luca hanno scelto di spostarsi al Nord per rilanciare la storica attività di famiglia, tutta incentrata su uno degli street food per eccellenza della loro terra: la piadina romagnola.

Mattia, Luca e la new wave dell’imprenditoria giovanile che non si arrende

In un momento storico piuttosto difficile per il presente e il futuro lavorativo dei giovani in Italia, Mattia e Luca rappresentano un altro felice esempio di imprenditoria giovanile che ha scelto di reagire, reinventandosi un’occupazione in uno dei settori più gettonati dagli under 35, quello della ristorazione.

E su quale città puntare se non sulla viva e sempre più energica Milano? Una giostra caleidoscopica che offre tante e diverse opportunità, a chi decide di pagare la corsa.

Se è vero però che nuovi bar, locali e ristoranti fioccano ormai alla velocità della luce, altrettanto considerevole è il record, pessimo, che l’Italia ha raggiunto alla fine del 2018:  il peggior saldo degli ultimi anni tra il numero di società avviate e quelle cessate, che registra un segno meno a quota 12.444.

Ecco perché i due proprietari di Strambalè si sono affidati a noi per dar vita a un nuovo street food business: ripensare in chiave contemporanea e imprenditoriale la cara e vecchia piadina romagnola fatta in casa.

imprenditoria giovanile

photo credits: Mariano Dallago

La piadina romagnola fatta in casa 2.0: colorata, pop e divertente

Forti dell’esperienza di famiglia, con le “mani in pasta” dal lontano 1968 – quando la nonna aprì a Cervia un chiosco di piadine romagnole fatte in casa, ereditato poi dai genitori – i giovani Burioli hanno portato a Milano la grinta e la voglia di fare tipica dell’imprenditorialità giovanile, attraverso un nuovo format che ripropone la piadina in una veste nuova, pop e colorata.

La novità? Uno scrupoloso lavoro sugli impasti per un gioco di colori finale che rende il format giovanile, fresco e divertente al primo morso, se non al primo sguardo. Il piccolo locale da ventiquattro coperti – con laboratorio a vista e finestra su strada per il servizio take away – propone piadine bianche, in ottemperanza alla versione tradizionale con lo strutto; gialle, alla curcuma con farina di farro e olio evo; verdi agli spinaci e nere al carbone vegetale, per un risultato finale che punta a soddisfare il palato ma anche la vista.(un binomio vincente su cui ha puntato anche il toast più instagrammabile di sempre).

Per quanto riguarda i ripieni, agli ingredienti classici dalla piadina romagnola (perché la tradizione non si rinnega!) si affiancano le farciture strambalèper versioni più estrose e sperimentali.

In sostanza, il concept lascia grande spazio alla fantasia e al divertimento del cliente, che può decidere passo passo come comporre la sua piadina, dalla scelta del formato (tradizionale o la combo di tre mini-piadine) all’ impasto, fino alla farcitura.

imprenditoria giovanile

Architettura e brand identity: un biglietto di sola andata per la riviera

Una cosa è chiara, da Strambalè non ci si può certo aspettare una piadina convenzionale. Non a caso il nome stesso, attingendo al dialetto romagnolo, sta proprio a indicare qualcosa di bizzarro e strampalato.

E se il nome esprime la novità del format, la tradizione e l’iconografia della Romagna sono ben espressi attraverso i colori e i simboli utilizzati.

Il clima scanzonato da riviera romagnola è riconoscibile un po’ ovunque nel locale, grazie a una grafica che rimanda in chiave ironica all’immaginario della riviera: la divisa del personale riproduce fedelmente la maglietta di salvataggio del bagnino e il logo stesso si completa di icone che richiamano il mondo marittimo della riviera e dei chioschi.

Anche le scelte stilistiche e architettoniche realizzate da Officine delle idee giocano la loro parte, mettendo al centro il prodotto, con una vetrina su strada che lascia intravedere la lavorazione espressa della piada, che continua ad essere fatta a mano come una vera piadina romagnola che si rispetti.

Non da meno, i rivestimenti e gli arredi catapultano subito il cliente in un lido balneare di Cervia: il pavimento color sabbia e le pareti a strisce, ad esempio, ricordano le cabine degli stabilimenti di Cervia

 

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photo credits: Mariano Dallago

Con Strambalè i Burioli hanno rivelato il desiderio di puntare a qualcosa di diverso da quanto si vede in giro e il coraggio di rischiare, connotati tipici dell’imprenditoria giovanile; la scelta di ripercorre le orme di famiglia e da lì ripartire ha denotato poi furbizia e intelligenza. Un approccio che il format stesso è ben riuscito ad esprimere attraverso i suoi spazi.

Per fortuna, il panorama italiano dei giovani talenti con la voglia di fare non si esaurisce qui: noi vi avevamo già parlato di un altro caso di successo nel mondo dell’imprenditoria giovanile.

Se anche tu sei un giovane che ha deciso reinventarsi e investire nella ristorazione, chiamaci per una consulenza gratuita allo 06 53 76 860 o scrivici all’indirizzo mail info@laurenziconsulting.it

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